giovedì, Ottobre 3, 2024
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Un manifesto per un futuro di abbondanza: I principi guida di: “The Big Crowd”

In questo contenuto, scopri i principi di 'The Big Crowd' per un futuro ricco di abbondanza e armonia, promuovendo amore e azioni concrete.

Amici di “THE BIG CROWD” e del canale ESSERE MANAGER, benvenuti, ben ritrovati a questa nuova puntata della serie. Oggi affronteremo un tema di grande importanza per tutti: come definire e comunicare in modo chiaro e coinvolgente i principi e la visione che guidano il nostro operato e quello della nostra organizzazione. Questo è un aspetto cruciale soprattutto per le aziende e i settori che stanno attraversando fasi di profondo cambiamento e che hanno bisogno di ispirare e mobilitare le proprie persone verso obiettivi sfidanti.

Un’organizzazione senza una bussola valoriale rischia di navigare alla deriva, di perdere di vista il suo scopo più alto, di demotivare i propri colleghi umani. Al contrario, avere un manifesto chiaro, sentito e condiviso dei propri principi rappresenta un formidabile strumento di allineamento, di energia e di impatto, sia all’interno che all’esterno.

Ma come si fa a creare un manifesto efficace? Cosa deve contenere? Come va comunicato e vissuto nella pratica? Proviamo a rispondere a queste domande prendendo spunto da un caso interessante e visionario: l’organizzazione globale “The Big Crowd”, che ha l’ambizioso obiettivo di promuovere un futuro di abbondanza, amore e armonia per l’umanità e per il pianeta.

Nel suo manifesto, “The Big Crowd” articola alcuni principi chiave che possono essere di ispirazione anche per i manager e le organizzazioni di ogni settore:

1. Mettere l’amore al centro come forza trasformativa e unificante, capace di trascendere le divisioni e generare collaborazione e valore condiviso. Per un’azienda, questo significa anteporre la cura, l’empatia, la generosità nei rapporti con i propri stakeholder.

2. Promuovere l’unità nella diversità, valorizzando i talenti e i punti di vista unici di ognuno in un mosaico armonico. Le organizzazioni più innovative sanno creare ambienti inclusivi dove il contributo di tutti è apprezzato.

3. Spingere sull’azione concreta e la responsabilità personale nel realizzare il cambiamento, non limitarsi alle belle parole. I manager devono dare sempre l’esempio con i fatti e incentivare l’iniziativa a tutti i livelli.

4. Coltivare collaborazione e condivisione di risorse e conoscenze, nella consapevolezza che le sfide complesse richiedono approcci collettivi e aperti. Le aziende “exponential” abbracciano la logica delle piattaforme e degli ecosistemi.

5. Abbracciare l’innovazione come leva per trovare soluzioni nuove a problemi antichi, con curiosità e coraggio. I leader visionari sanno esplorare strade non battute e ispirare il pensiero creativo nei propri team.

Come si può notare, questi principi rimandano a valori universali ma anche molto pragmatici e attuali per il mondo del business. Definirli in modo chiaro è il primo passo, ma poi la vera sfida sta nel tradurli in comportamenti e pratiche quotidiane, incorporarli nei processi decisionali e operativi, farne criteri per riconoscere e celebrare le persone. Solo così un manifesto diventa cultura vissuta.

Prendiamo ad esempio il principio della collaborazione e condivisione di risorse e conoscenze. In concreto, un’azienda potrebbe:

– Creare spazi fisici e digitali che favoriscano lo scambio informale e la contaminazione tra funzioni
– Adottare metodologie di lavoro agili e piattaforme che abilitino la co-creazione di soluzioni
– Rivedere i sistemi di incentivazione per premiare i comportamenti collaborativi più che quelli individualistici
– Organizzare hackathon e sfide creative coinvolgendo anche i propri partner e clienti

Oppure, pensando al principio dell’unità nella diversità, alcune azioni concrete potrebbero essere:

– Rivedere i processi HR in ottica di de-biasing e inclusione (es. CV anonimi, panel eterogenei)
– Promuovere programmi strutturati di reverse mentoring e dialogo intergenerazionale
– Lanciare team interfunzionali su progetti strategici, mixando competenze e background
– Celebrare le diversità con iniziative di ascolto e storytelling delle minoranze

Questi sono solo alcuni spunti pratici, che ovviamente vanno adattati alla realtà di ogni organizzazione. L’invito ai manager è quello di prendersi del tempo per riflettere sui propri valori fondamentali e su come possano plasmare in positivo la propria azienda. Identificare da 3 a 5 principi chiave, dargli un “nome” potente e definirne implicazioni concrete sia un ottimo punto di partenza.

Non c’è una ricetta univoca: l’importante è trovare le parole e i modi giusti per comunicare la propria visione, renderla viva e continuamente rigenerata dal contributo di tutti. Come diceva Antoine de Saint-Exupéry: “Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito”.

Ecco, un grande manifesto ha il potere di risvegliare la nostalgia e il desiderio per qualcosa di più grande in ognuno. Ha la forza di unire le persone intorno a uno scopo che vale la pena perseguire insieme. È bussola e mappa per navigare la complessità senza perdere l’anima.

Vi lascio con questo auspicio e con l’invito a condividere nei commenti i vostri manifesti, le vostre esperienze, le vostre riflessioni. Perché è nel dialogo e nel confronto generoso che si raffinano le idee e si trovano sintesi più alte.

Ricordate il nostro motto: “Agisci per dare valore ad ogni giorno”. Un valore che nasce innanzitutto dalla chiarezza della visione e dall’impegno a viverla in prima persona, contagiando gli altri. A presto!

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