mercoledì, Ottobre 2, 2024
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Capitolo 2: Formazione e mentorship delle nuove generazioni

In questo contenuto esploriamo strategie innovative per formare e fare mentoring alle nuove generazioni, preparando la forza lavoro del futuro per le sfide aziendali.

Immaginate di avere una sfera di cristallo che vi mostra la vostra azienda tra 10 anni. Cosa vedete? Una realtà in crescita e all’avanguardia o un’impresa che fatica a stare al passo coi tempi?

Amici di “ESSERE MANAGER”, Benvenuti! Ben ritrovati!,

Affronteremo una sfida che determinerà il destino della vostra organizzazione: come preparare la forza lavoro del futuro.

Lasciatemi condividere con voi un dato che potrebbe sorprendervi: secondo uno studio di Deloitte, entro il 2030, il 75% della forza lavoro globale sarà composta da millennials e generazione Z. Questo cambiamento demografico non è solo un numero, è una rivoluzione che sta bussando alle porte delle nostre aziende.

Ma c’è di più. Il World Economic Forum stima che il 65% dei bambini che oggi entrano nelle scuole elementari finiranno per svolgere lavori che ancora non esistono. Fermatevi un attimo a riflettere su questa affermazione. Come possiamo preparare la nostra azienda per un futuro così incerto e in rapida evoluzione?

La risposta è tanto semplice quanto complessa: dobbiamo ripensare completamente il nostro approccio alla formazione e al mentoring. In questo video, scoprirete strategie concrete e innovative per trasformare i giovani talenti nei leader di domani, garantendo non solo la sopravvivenza, ma la prosperità della vostra azienda nel lungo termine.

Preparatevi a un viaggio che cambierà la vostra visione sul futuro aziendale e vi fornirà gli strumenti per plasmare attivamente quel futuro. Siete pronti a diventare gli architetti del domani?

Nel nostro ultimo video, abbiamo esplorato come attrarre i migliori talenti in un mercato del lavoro sempre più competitivo. Oggi, faremo il passo successivo: come coltivare e far fiorire questi talenti all’interno della vostra organizzazione.

Partiamo da un concetto fondamentale: la formazione e il mentoring delle nuove generazioni non sono solo un investimento, ma una necessità strategica per la sopravvivenza e la crescita aziendale. In un mondo in cui le competenze diventano obsolete a una velocità senza precedenti, la capacità di apprendere, disimparare e riapprendere continuamente diventa la skill più preziosa.

Vediamo ora le quattro strategie chiave per costruire la forza lavoro del futuro:

1. Collaborazione con le scuole professionali

Iniziamo dalle fondamenta: le scuole professionali. Secondo uno studio di AlmaDiploma, il 56% dei diplomati tecnici e professionali trova lavoro entro un anno dal diploma. Questo dato sottolinea l’importanza di creare partnership solide con gli istituti tecnici e professionali del vostro territorio.

Ma attenzione, non si tratta semplicemente di offrire qualche stage occasionale. L’approccio vincente è quello di integrarsi profondamente nel percorso formativo. Come? Ecco alcuni esempi concreti:

– Sviluppate progetti congiunti dove gli studenti possono lavorare su sfide reali della vostra azienda.

– Organizzate workshop e seminari tenuti dai vostri esperti all’interno delle scuole.

– Create programmi di “job shadowing” dove gli studenti possono affiancare i vostri professionisti per brevi periodi.

Un caso di successo è quello di Siemens Italia, che ha creato il programma “SCE – Siemens Automation Cooperates with Education”. Attraverso questa iniziativa, Siemens fornisce attrezzature, software e materiale didattico alle scuole, permettendo agli studenti di lavorare con le stesse tecnologie che troveranno nel mondo del lavoro.

2. Programmi di apprendistato strutturati

L’apprendistato è uno strumento potente, spesso sottovalutato nel contesto italiano. Guardiamo per un momento al modello tedesco: in Germania, il sistema duale di formazione professionale ha contribuito a mantenere la disoccupazione giovanile sotto il 6%, uno dei tassi più bassi in Europa.

Come funziona? Il modello combina formazione teorica e pratica sul campo. Gli apprendisti alternano periodi di studio a esperienze lavorative concrete, acquisendo così competenze immediatamente spendibili.

Per implementare un programma di apprendistato efficace nella vostra azienda:

– Definite un percorso formativo chiaro, con obiettivi di apprendimento specifici per ogni fase.

– Assegnate un tutor aziendale a ogni apprendista, che lo guidi e ne monitori i progressi.

– Collaborate strettamente con le istituzioni formative per garantire l’allineamento tra teoria e pratica.

Un esempio virtuoso è quello di Bosch Italia, che attraverso il suo programma “Allenarsi per il futuro” ha creato percorsi di apprendistato in vari settori, dalla meccatronica all’informatica, formando centinaia di giovani talenti ogni anno.

3. Mentoring intergenerazionale

Il mentoring è il terzo pilastro di questa strategia. Secondo una ricerca di Deloitte, il 94% dei dipendenti afferma che un buon mentore può accelerare il loro sviluppo professionale. Ma attenzione: il mentoring del 21° secolo non è una strada a senso unico.

Il “reverse mentoring”, dove i giovani talenti condividono le loro competenze digitali e la loro visione del mondo con i manager senior, sta diventando sempre più importante. Questo approccio non solo facilita il trasferimento di conoscenze in entrambe le direzioni, ma crea anche un ponte generazionale fondamentale per l’innovazione aziendale.

Per creare un programma di mentoring efficace:

– Abbinate mentor e mentee in base a competenze complementari, non solo per gerarchia.

– Stabilite obiettivi chiari e misurabili per la relazione di mentoring.

– Incoraggiate incontri regolari e fornite strumenti per facilitare lo scambio di conoscenze.

Un caso interessante è quello di Eni, che ha implementato un programma di mentoring intergenerazionale chiamato “Eni Faculty”. Questo programma mette in contatto manager esperti con giovani talenti, creando un flusso bidirezionale di conoscenze che ha portato a numerose innovazioni interne.

4. Formazione continua e upskilling

Non possiamo trascurare l’importanza della formazione continua. Il World Economic Forum stima che entro il 2025, il 50% dei lavoratori avrà bisogno di riqualificazione. Questo significa che la formazione non può più essere un evento occasionale, ma deve diventare parte integrante della vita lavorativa.

Per implementare una cultura di apprendimento continuo:

– Investite in piattaforme di e-learning che permettano ai dipendenti di apprendere al proprio ritmo.

– Organizzate workshop interni regolari per la condivisione di conoscenze.

– Collaborate con università e centri di ricerca per accedere alle ultime innovazioni nel vostro settore.

Un esempio di eccellenza è rappresentato da Intesa Sanpaolo, che ha creato la “Zeta Lab”, un laboratorio di innovazione dove i dipendenti possono sperimentare nuove tecnologie e modelli di business, mantenendosi costantemente aggiornati.

Ora che abbiamo esplorato le strategie chiave, è il momento di passare all’azione. Vi propongo un esercizio pratico che vi aiuterà a implementare queste idee nella vostra realtà aziendale: la creazione di una “Mappa delle Competenze Future”.

Ecco come procedere:

1. Analisi del presente: Iniziate facendo un inventario delle competenze attualmente presenti nella vostra azienda. Coinvolgete i responsabili di ogni dipartimento in questo processo.

2. Proiezione futura: Immaginate la vostra azienda tra 5-10 anni. Quali nuove tecnologie, processi o modelli di business potrebbero emergere? Quali competenze saranno necessarie per gestirli?

3. Gap analysis: Confrontate le competenze attuali con quelle future per identificare i gap da colmare.

4. Piano d’azione: Per ogni gap identificato, definite una strategia specifica. Potrebbe trattarsi di formazione interna, collaborazioni con scuole professionali, programmi di mentoring o nuove assunzioni.

5. Timeline e KPI: Stabilite una timeline per l’implementazione di queste strategie e definite dei KPI per misurarne l’efficacia.

Ma non finisce qui. Vi sfido a condividere i risultati di questo esercizio nei commenti sotto questo video. Quali competenze future avete identificato come critiche per la vostra azienda? Come pensate di svilupparle? Le vostre intuizioni potrebbero essere preziose per altri manager della nostra community e potrebbero innescare discussioni stimolanti e collaborazioni inaspettate.

Inoltre, per approfondire ulteriormente questo tema, vi consiglio la lettura del libro “The Future of Work” di Jacob Morgan, che offre una visione illuminante su come le aziende possono prepararsi per le sfide del domani.

Ricordate: investire nelle nuove generazioni non è solo una questione di responsabilità sociale, ma una strategia di business fondamentale. Le aziende che sapranno coltivare i talenti di domani saranno quelle che prospereranno in un futuro incerto e in rapida evoluzione.

Ripercorriamo brevemente i punti chiave che abbiamo affrontato oggi:

1. L’importanza di collaborare attivamente con le scuole professionali.

2. Il valore dei programmi di apprendistato strutturati.

3. Il potere del mentoring intergenerazionale.

4. La necessità di una cultura di apprendimento continuo.

Applicando queste strategie, non solo preparerete la vostra azienda per il futuro, ma creerete un ambiente di lavoro stimolante e innovativo, capace di attrarre e trattenere i migliori talenti.

Nel prossimo video, esploreremo come l’innovazione tecnologica può supportarci in questo percorso di trasformazione, offrendo nuovi strumenti per la formazione e lo sviluppo del capitale umano. Sarà un’opportunità per vedere come la tecnologia possa amplificare e accelerare le strategie che abbiamo discusso oggi.

Vi lascio con una domanda su cui riflettere: come potete iniziare, da domani stesso, a implementare una di queste strategie nella vostra azienda? Ricordate, ogni grande cambiamento inizia con un piccolo passo.

Ricordate il nostro motto: “Agisci per dare valore ad ogni giorno”, e questo lo si può fare anche iniziando dalla formazione e dal mentoring delle vostre risorse più preziose: le persone. La forza lavoro del futuro è nelle vostre mani. 

Plasmatela con saggezza e visione.

Ci vediamo al prossimo episodio di “ESSERE MANAGER”. Non perdetevelo, il viaggio verso l’eccellenza manageriale continua!

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